I sette peccati capitali sono vizi considerati l'origine di altri peccati e comportamenti immorali. Sono stati codificati nel corso della storia, specialmente nella teologia cristiana, come tendenze negative dell'animo umano da combattere. Ecco una breve descrizione di ciascuno:
Superbia: Un'eccessiva stima di sé e del proprio valore, spesso accompagnata da disprezzo per gli altri. È considerata la radice di tutti i peccati.
Avarizia: Un desiderio smodato di possedere beni materiali e ricchezze, unito all'attaccamento a questi beni e alla paura di perderli.
Lussuria: Un desiderio incontrollato e disordinato del piacere sessuale. Non si limita all'atto sessuale, ma riguarda un'ossessione per il piacere fisico e la degradazione del corpo a oggetto di desiderio.
Invidia: Un sentimento di tristezza o risentimento per la fortuna, le qualità o i successi altrui, accompagnato dal desiderio di privare l'altro di questi vantaggi.
Gola: Un eccessivo e ingordo desiderio di cibo e bevande, ma può estendersi anche ad altri piaceri, come l'eccessiva ricerca di comfort e lusso.
Ira: Un sentimento di rabbia e collera incontrollata, che può manifestarsi in violenza verbale o fisica. Implica un desiderio di vendetta e di fare del male agli altri.
Accidia: Una forma di pigrizia spirituale e fisica, caratterizzata da mancanza di impegno, apatia, e negligenza dei propri doveri. Si manifesta come una tristezza nei confronti del bene spirituale.